martedì 4 dicembre 2007

non lasciano l'erba

Non so quanti fossero i milioni di cazzate che aveva promesso di sparare qualche anno addietro, ma a quanto pare non le aveva ancora dette tutte.
Infatti è notizia di questi giorni che gli italiani sono scarsi in metematica (e non solo). Non tutti gli italiani certo, ma qualcuno di quelli che prendono i miliardi per sputare quattro cagate in televisione sicuramente sì.

E' un problema di geometria.
Ho due cilindri. Il primo è alto 100 metri. Il secondo 20 metri. Voglio che tutti e due abbiano lo stesso volume. Quale dei due avrà la base minore?
Secondo il molleggiato, che recentemente ha smesso di canticchiare (video) per improvvisarsi filosofo, la risposta è il secondo.


Non voglio stare qui a descrivere tutti i tic che mi sono partiti quando una giornalista, su non ricordo quale canale, parlò dell'attacco del vecchio saggio all'innovativa politica urbanistica di Milano. Ma a quanto pare non son venuti solo a me.

Secondo voi, quanti dei suoi spettatori (alcuni milioni di persone) si sono accorti che la risoluzione del problemino era sbagliata? Spero se ne siano accorti i bambini, che dovrebbero avere un cervello un po' più elastico rispetto ai propri vecchi, troppo occupati, invece, ad approvare con indignazione quanto detto dal genio. Mai pensare che, magari, costui possa sbagliarsi.

Continuano a costruire le case! Assassini! Non lasciano l'erba (video)!

Il grattacielo è fatto apposta per lasciare l'erba, ignorante più di me! Ah, povera Italia!

7 commenti:

Fabio ha detto...

in effetti non capisco questo astio contro i grattacieli. ho visto il progetto ed è previsto un grosso parco sotto. mah!

sergiokar ha detto...

Già. Milano ha una corona di verde che la circonda a pochi chilometri dal centro. Ma con questi nuovi progetti, che tendono a raggruppare i volumi in edifici più alti, si lascia suolo libero nel centro della città. Suolo libero vuol dire più verde e più parcheggi. Più parcheggi e meno stress. Meno stress e più sorrisi. Più sorrisi e più amore. La citroen mi perdonerà per la parafrasi...

Chit ha detto...

Credo che Report abbia dato ampie e valide giustificazioni ad un eventuale ridimensionamento del progetto, sia economiche che ambientali. Ed a Report, al lavoro che fa, io personalmente credo.

sergiokar ha detto...

Non ho visto report, ma lo guarder� domani su internet. Comunque ho letto qualcosa, poche righe, in cui ho trovato due assurdit�. Uno: l'area dell'ex fiera non era del comune, ma dell'organizzazione fiera (non ricordo il nome preciso). Il comune non ha fatto altro che approvare un piano speciale. Ha garantito indici di edificabilit� molto pi� elevati rispetto al normale, ma obbligando il costruttore a lasciare una certa quantit� di suolo (adesso non ricordo, ma tanti metri quadri...appena avr� un po' di tempo rispolverer� i miei vecchi appunti di urbanistica e sar� pi� preciso) che sar� adibita a verde pubblico e parcheggi. Cio� � vero che il comune gli permette di costruire tanto volume, ma � vero che il costruttore (nonch� progettista, poich� � stato bandito un appalto concorso, con gara di idee) regaler� a Milano verde e parcheggi. Per poter fare questo compromesso, ovviamente, i grandi volumi possono essere sviluppati solo in altezza. Giustamente. Per non parlare dell'area circostante (del comune) che il costruttore dovr� rivalutare a proprie spese e con proprie idee. La seconda assurdit� non me la ricordo pi�...mi sono messo a scrivere e ho dimenticato... :-) Cmq io sono per lo sviluppo...

Anonimo ha detto...

Ciao Sergio...
ho visto che hai abbandonato lo space...
Mi dispiace, cmq tornarò a trovarti anche in questa terra straniera!
Un bacio,
ELisa
(ImmaginAria!)

sergiokar ha detto...

grazie elisa. sei sempre la benvenuta. ciaooooo

sergiokar ha detto...

Per chit: ho visto un po' report, che sottolinea le irregolarità, gli errori, la corruzione che stanno dietro alla trasformazione urbanistica di Milano. Sono d'accordissimo, le irregolarità vanno denunciate, ma ciò non toglie nulla alla validità dello sviluppo verticale della città. Devo dire che in alcuni tratti del servizio ho intravisto un attacco gratuito e sterile agli interessi privati. Il privato non è un nemico del comune. Se non ci fossero gli interessi privati nessuno cercherebbe di migliorare le cose. Il comunismo e l'invidia nei confronti di chi riesce a fare meglio di noi non portano sviluppo.